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Cerimonia Sciamanica con il Kambo

Kambo Campu, chiamato anche Sapo, o Vaccino della foresta è il nome che alcune tribù amazzoniche hanno dato ad una specifica rana arborea che vive nella parte nord-occidentale della foresta amazzonica (Perù, Colombia e Brasile).

Questi stessi nomi vengono usati anche per indicare la secrezione prodotta dalla pelle di questo anfibio, al fine di proteggersi da predatori. Tale secrezione viene impiegata da tempi immemorabili dai nativi dell’Amazzonia come medica sacra all’interno di un contesto ritualistico sciamanico, nel quale questa rana viene considerata un animale sacro, un alleato in grado di comunicare con gli sciamani attraverso sogni o visioni. L’uso tradizionale di questa medicina, che al giorno d’oggi si sta diffondendo in tutto il mondo, è quindi, spirituale.

Il kambo è prima di tutto un rimedio naturale di espansione della propria coscienza e di riconnessione ad una forza vitale ancestrale.

PROPRIETA’ FISICO CHIMICHE BIOLOGICHE

Le medicine sciamaniche sono oggetto di molti studi scientifici dalla fine del secolo scorso. I risultati suggeriscono che la loro azione va ben al di là della semplice cura di una specifica malattia.

Sembra infatti che essi operino un reset del DNA e del campo elettromagnetico del corpo. Questo risettaggio è guidato dal potere del proprio intento di indirizzare la propria energia psico-fisica ( e le informazioni che contiene), ed apre la strada verso un maggiore senso di pienezza e di realizzazione nella propria vita.

Questa medicina spirituale sacra, come altre, aiuta ad espandere la propria consapevolezza, e a rafforzare la capacità di guidare al meglio la propria esistenza nel benessere generale. E questo processo di aumento di consapevolezza, è naturalmente connesso allo svolgere pulizia interiore dalle energie che limitano la consapevolezza stessa.

Il kambo trasforma energie e quindi informazioni a livello fisico, mentale ed emozionale — tenendo comunque presente che questi livelli sono interconnessi e si influenzano a vicenda. Secondo diverse ricerche svolte da scienziati, il Kambo ha proprietà in grado di guarire disturbi specifici.

La ricerca scientifica sulla secrezione di questa rana è infatti iniziata negli anni ’80. Nominato al Nobel, il ricercatore italiano Vittorio Erspamer, dell’Università di Roma, scrisse che questa secrezione contiene un “cocktail chimico fantastico, con possibili applicazioni mediche, inimitato da nessun altro anfibio” e rappresenta un grande potenziale di guarigione per quanto riguarda malattie dovute a sistema immunitario debole, problemi di tiroide, stress, esaurimento nervoso, depressione, tossico- e farmacodipendenza, infezioni, allergie, insufficienze degli organi e dell’apparato sessuale, infertilità, cancro, diabete ed altro ancora.

Finora i ricercatori hanno trovato 9 peptidi bioattivi con un forte effetto sui muscoli gastrointestinali, le secrezioni gastriche e pancreatiche, la circolazione sanguigna e la stimolazione della corteccia surrenale e della ghiandola pituitaria.

Esistono oltre 70 brevetti di kambo registrati nel mondo farmaceutico, principalmente negli Stati Uniti, come prova delle sue proprietà medicamentose.

Il Kambo non funziona come un agente esterno all’organismo. Al contrario di quanto si potrebbe immaginare, il contatto con la secrezione di questa rana non risulta tossico per gli esseri umani, non agisce come un veleno. Nella sua ricerca, il professor Erspamer esclude che la secrezione possa creare dipendenza in quanto la reazione che provoca è endogena, cioè viene prodotta dal corpo stesso.

Il kambo è considerato anche uno spirito divino incarnato, a cui ci si può connettere, con la propria coscienza, e da cui si possono ricevere messaggi, intuizioni, sogni carichi di significato evolutivo, e questo può avvenire anche prima della sua effettiva assunzione a livello fisico, e continuare anche dopo, nei giorni successivi al trattamento.

 

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